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Instagram e l’invasione dei bot


Vi è capitato, almeno una volta, di vedere tra le visualizzazioni delle vostre Instagram Stories account di Vip e personaggi famosi? Beh, molto probabilmente si tratta di bot (oppure siete ad un passo dal diventare i prossimi influencer!).

Cosa significa questo termine?

Un bot non è nient’altro che un software in grado di automatizzare delle azioni, che potresti benissimo svolgere a mano, del tuo account Instagram.


Ormai qualsiasi azione, specialmente le comuni attività che ogni utente compie sui social, può essere automatizzata con parametri impostati da noi: - mettere likes ai post con frequenza personalizzata - commentare con messaggi prestabiliti - seguire o smettere di seguire altri account in base alle indicazioni date - visualizzare le stories o interagire con esse


I bot quindi possono sembrare la soluzione perfetta per tutte le persone quotidianamente impegnate che non hanno molto tempo da dedicare alla crescita della propria community su Instagram. Sembrerebbe tutto fantastico, no? Eppure non è tutto oro quel che luccica.

Innanzitutto va considerato il problema principale, cioè il rischio evidente dell’utilizzo delle attività automatizzate: la violazione dei termini e condizioni di Instagram.

Stando a quanto dichiarato da Instagram, ogni tipologia di automatismo viola i termini d’uso della piattaforma e ciò può comportare una sospensione dell’account. Proprio come riportato dal punto 15 delle condizioni d’uso ufficiali:

“È proibito creare account con i Servizi attraverso mezzi non autorizzati, incluso, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l’uso di dispositivi, script, bot, spider, crawler o scraper automatizzati.” In altre parole, quindi, si rischia la chiusura dell’account oppure un blocco temporaneo. Questo non significa che tutti coloro che utilizzano i bot vengono bannati o esclusi dalla piattaforma, ma è noto che il Social Network stia combattendo questo fenomeno".

Chi si affida a questi strumenti deve quindi essere consapevole del rischio di vedersi privato del proprio account, ma non è tutto: chiunque voglia costruire una propria community certamente sa quanto sia importante scegliere il giusto target dei propri follower, in modo tale da poter interagire con loro nel modo più corretto e coinvolgente possibile. I bot, invece, tendono a portare nuovi seguaci sul nostro profilo senza rispettare il target della nicchia prescelta, rischiando quindi di portarci follower “fantasma” che non interagiranno con noi e di conseguenza anche il nostro engagement scenderà, oppure interazioni e commenti insensati che nulla hanno a che vedere con i nostri contenuti.


Ma arriviamo al punto cruciale di questo articolo: tutti noi ci siamo imbattuti in commenti automatizzati sotto meme diventati virali o ci siamo trovati in prima persona a notare dei bot sul nostro profilo, chiedendoci da dove arrivassero...

Perché interagiscono proprio con il nostro account? Te lo spieghiamo noi!

Un bot ha bisogno di essere impostato e configurato per andar ad intercettare i follower di altri profili molto seguiti o degli utenti che interagiscono con determinati hashtag o luoghi di tendenza.

Da queste informazioni quindi possiamo dedurre che se siamo intercettati da bot è perché: - seguiamo profili molto grandi o comunque abbastanza conosciuti, i cui follower vengono utilizzati come fonte da chi usa bot - utilizziamo hashtag molto generici - ci geolocalizziamo in luoghi “comuni”


Come si può diminuire la loro presenza sul nostro profilo Instagram?

Possiamo decidere di seguire meno influencer possibili (intesi come profili molto grandi, solitamente persone famose che vengono usate come fonti) ed utilizzare geolocalizzazioni e hashtag più specifici, evitando quelli più comuni (come ad esempio #travel, #fashion etc).

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di mantenere il profilo privato, ma in quel caso il nostro profilo risulterebbe visibile solo ai follower, infatti si tratta di un approccio adatto principalmente a pagine grandi che vogliono proteggere il proprio account, avendo già all’interno una community numerosa.

In caso, invece, non volessimo modificare le nostre abitudini social per colpa dei bot, quando riceviamo un commento non sensato o una risposta ad una domanda fatta nelle stories che non ha nulla a che vedere con quanto richiesto, possiamo direttamente ricorrere a due opzioni molto semplici: 1) rispondere segnalando per spam l’utente; in questo caso se il profilo viene segnalato diverse volte, verrà penalizzato da Instagram stesso. 2) ignorare la cosa e, piuttosto, investire tempo nella costruzione della propria community e nella produzione di contenuti di qualità. Perché in fondo vale sempre il buon vecchio detto di origine dantesca... “Non ti curar di loro, ma guarda e passa”.

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