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La Brand Awarenes per il Digital Marketing

Per approntare delle efficaci strategie di Digital Marketing, è importante avere l’esatta contezza della Brand Awareness, o notorietà del marchio: essa è, infatti, un fattore imprescindibile da considerare per una corretta comunicazione digitale, dal momento che ci indica quanto questo sia noto e riconoscibile per gli utenti a cui ci rivolgiamo.



 

Quanti di noi, quando devono arredare casa, non pensano alla nota azienda svedese? E chi, quando ha voglia di un panino, non lo associa direttamente al colosso americano? Avete di capito di chi stiamo parlando, vero?

Queste e molte altre aziende hanno alle spalle vincenti operazioni di accrescimento della Brand Awareness che hanno portato i consumatori ad acquisire una solida familiarità con il marchio.


Come accrescere la Brand Awareness

Oggi, nell’era digitale, i risultati potenziali di un corretto marketing sono in grado di raggiungere frontiere fino a qualche anno fa insperate e di rendere un marchio virale e universalmente conosciuto.


Per aumentare la propria Brand Awareness in maniera coerente ed efficace è, in prima battuta, fondamentale individuare il target di riferimento, fissare degli obiettivi realistici e ben definiti, scegliere la piattaforma adeguata su cui promuovere l’azienda e sfruttarne tutte le potenzialità di sponsorizzazione.


Inoltre, non sono da sottovalutare strumenti come i contest online, le dirette social e la collaborazione con Influencer che abbiano un tone of voice coerente con il nostro e che possano apportare il giusto contributo nella definizione dell’immagine del brand.


Come misurare la Brand Awareness

Uno strumento utile per misurare il grado di partenza della notorietà del marchio e per quantificare i risultati nel tempo è la Piramide di Aaker, introdotta dal famoso economista statunitense, che, articolandosi su quattro livelli ben distinti, ci permette di visualizzare in maniera semplice e immediata i diversi livelli di Brand Awareness:



· Alla base, troviamo la Unaware of Brand, ossia la totale assenza di conoscenza del brand da parte dell’utente.

· Al secondo posto, vi è la Brand Recognition, una conoscenza superficiale del brand. In questa fase, il marketing ha il compito di fare conoscere il marchio al potenziale consumatore, informandolo sulle caratteristiche peculiari rispetto alla concorrenza. È adesso che si deve entrare sempre più nella mente e nella vita dell’utente e prevenirne e soddisfarne i bisogni, dal momento che egli non è ancora portato a pensare immediatamente al nostro brand quando deve compiere una scelta. Ed è a questo che noi dobbiamo puntare.

· In terza posizione vi è la Brand Recall, il richiamo alla marca: il consumatore conosce a fondo il marchio e, quindi, non è più necessario stimolarne la conoscenza. Adesso, la nostra campagna può fidelizzarlo, aumentando il grado di appetibilità e di gradimento da parte del pubblico e, con esso, il passaparola tra consumatori soddisfatti.

· Infine, il vertice della piramide è rappresentato dal Top of Mind, il momento in cui l’utente finale è fidelizzato, ha interiorizzato la consapevolezza del nostro brand ed è influenzato da esso nelle proprie esperienze d’acquisto.

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